Attività Estive - Trekking / Escursioni / Passeggiate


 

1) Lago Scaffaiolo (1790m s.l.m.)

Itinerario: Dal piccolo villaggio di Doganaccia (1547 m), antica dogana del Granducato di Toscana posta al confine con il Ducato di Modena, si segue in salita il sentiero segnato n. 6 CAI/M.P.T. (Montagna Pistoiese Trekking) che porta in circa 50 minuti al Passo della Croce Arcana (1675 m) ove è presente il monumento ai Caduti della Grande Guerra. In alternativa al sentiero è possibile seguire la strada carrareccia che collega il versante pistoiese con quello modenese.
Dal passo si segue il segnavia 00 CAI - GEA che, aggirando il Monte Spigolino (1827 m), porta al Passo della Calanca (1737m), si prosegue sul sentiero 00 CAI - GEA tralasciando i sentieri che scendono verso sinistra (versante modenese) e in breve tempo raggiungiamo il Lago Scaffaiolo (1790 m).
In prossimità del Lago Scaffaiolo sorge il Rifugio CAI "Duca degli Abruzzi".
Tornati al Passo della Calanca sullo stesso sentiero 00 CAI - GEA si scende a sinistra imboccando il sentiero con segnavia n. 66 CAI che, passando sotto il Monte Spigolino ci riporta al poggio della Doganaccia.

Dislivello salita: m.250 - Lunghezza: a./r. km. 8
Tempo di percorrenza: andata h. 1,10 / ritorno 0,50 - Tipo di tracciato: sentiero.
Attrezzatura: binocolo, macchina fotografica, scarponcini da montagna, mantellina e borraccia.
Punto di partenza: Piazzale del parcheggio della funivia della Doganaccia.
Segnaletica: sentiero n.66 e 0-0 CAI bianco-rossa - Difficoltà: media.

 

2) Orrido di Botri

Itinerario: Questa riserva, che, con i suoi 286 ettari ricade interamente nel Comune di Bagni di Lucca, è una della 131 riserve naturali statali presenti in Italia ed è gestita dal Corpo Forestale dello Stato attraverso l’ufficio territoriale per la biodiversità (U. T.B.) di Lucca. L’Orrido di Botri è il canyon più grande e profondo della Toscana, con territorio accidentato ed impervio, difficile e faticoso da percorrere ed è normalmente aperta al pubblico da giugno a settembre. L’ingresso alla Riserva è a pagamento: presso la struttura di Ponte a Gaio si acquista il biglietto, si noleggia il casco e si ricevono tutte le informazioni relative all’area protetta, ai territori ed agli itinerari. Si ricorda che le escursioni dentro Botri devono essere registrate presso il Centro C. F.S. di Ponte a Gaio affinché sia nota in ogni momento la situazione delle presenze. Di seguito riportiamo gli itinerari percorribili:

1° Percorso: Ponte a Gaio – Piscina
Durata: 2 ore (1 ora andata + 1 ore per il ritorno)
Livello: Facile, consigliato da 6 anni in su.
Guida: Non obbligatoria

2° Percorso: Ponte a Gaio – Piscina – Guadina
Durata: 4 ore (2 ora andata + 2 ore per il ritorno)
Livello: Facile, consigliato da 6 anni in su.
Guida: Non obbligatoria

3° Percorso: Ponte a Gaio – Rifugio Casentini – Rio Mariana e discesa con corde
Durata: 6-7 ore
Livello: Difficoltoso
Guida: Obbligatoria

Per ulteriori informazioni o prenotazioni contattare il Centro visitatori Orrido di Botri del Corpo Forestale dello Stato al numero 0583/800022 – 800020

Come raggiungere la Riserva:
L’itinerario più agevole è sicuramente il seguente: si procede sulla statale 445 da Fornoli in direzione Calavorno quindi, arrivati ad una rotonda, prendiamo a destra la strada che risale la Val Fegana in direzione Tereglio e si prosegue fino alla località di Ponte a Gaio. In alternativa bisogna entrare nell’abitato di Bagni di Lucca e proseguire per la frazione di Montefegatesi e da qui ridiscendere fino alla località di Ponte a Gaio ma la strada è sicuramente meno comoda.

 

3) Lago Santo

Itinerario: Proseguire lungo la SS. n. 12 nel versante emiliano fino a Pievepelago, poco prima del paese deviare sulla sinistra per il Passo delle radici. Strada molto panoramica, completamente asfaltata. Tempo di percorrenza circa mezz'ora. A circa 1 Km dopo l'abitato di Tagliole e circa 3 Km prima del lago, c'è una zona di interesse naturalistico denominata Cà Mordini, dove si può vedere l'olmo montano più vecchio d'Italia (circa 430 anni) ed acquistare presso la locale azienda agricola i prodotti del sottobosco (fragole, lamponi). Da qui, seguendo un piccolo sentiero che parte vicino all'oratorio, si arriva alla Fonte della Giovinezza, acqua, come narra la leggenda, dalle rare virtù. Si arriva in auto fino a cento metri dal lago Santo. Il lago è veramente bello, ci sono tre rifugi. Per chi vuole proseguire, con un comodo sentiero in 45 minuti si arriva al lago Baccio, bellissimo e selvaggio, incastonato fra la catena del Monte Giovo e Rondinaio.

 

4) Lago Nero

Itinerario: Dal parcheggio, presso gli impianti di risalita (m. 1309) della Valle del Sestaione, si inizia a salire dolcemente lungo la strada sterrata che, nel periodo invernale, costituisce la pista da sci denominata "Rossa". Dopo aver attraversato il ponte sul torrente Sestaione, si continua a salire seguendo le indicazioni bianco-rosse del sentiero n. 104 CAI. Nei pressi di una stretta curva (dopo circa 1 km) si imbocca a sinistra la mulattiera che corre parallelamente al corso del torrente ed infine, dopo un facile guado e una ripida salita, si raggiunge il sentiero n. 102 che proviene da Boscolungo (GEA-MPT) nei pressi dei depositi comunali dell'acqua potabile (m. 1490). Si prosegue a sinistra per alcune centinaia di metri attraverso un boschetto di abete rosso (1), poi si piega a destra su un sentiero che inerpicandosi lungo il fossetto circondato da piantine di lampone (2) che, con breve ascesa (15 minuti), raggiunge l'ampio pianoro della conca glaciale del Lago Nero. In alto, sulla sinistra, è possibile osservare un boschetto di pino mugo (3). Svoltando a destra in pochi minuti si raggiunge il Lago Nero (m. 1730) (4).
Il ritorno può essere effettuato percorrendo il sentiero n. 100 CAI-MPT fino alla Foce di Campolino; lungo il tragitto è possibile osservare nelle rocce di arenaria molte "marmitte" (5). Dall'impianto di risalita si scende un breve tratto di sentiero che, collegandosi con il tracciato della pista sciistica "Blu", attraversa il versante destro della Valle del Sestaione correndo lungo il confine della Riserva Orientata di Campolino (6). Si raggiunge infine l'impianto di risalita (nostro punto di partenza) in un tempo complessivo di circa 2.30 ore.

Dislivello salita m. 43 Lunghezza a./r. km
Tempo di percorrenza a. h. 1.30 / r. h. 0.5
Tipo di tracciato strada sterrata, mulattiera, sentiero
Attrezzatura binocolo, macchina fotografica, scarponcini da montagna, mantellina, borraccia
Punto di partenza impianti di risalita della Valle del Sestaione. Raggiungibile da Abetone con deviazione a destra presso Fontana Vaccaia in direzione di Pian di Novello
Segnaletica n. 104 CAI bianco-rosso
Difficoltà media

5) Lago Turchino

Itinerario: L'itinerario del Lago Turchino presenta un dislivello di 350mt con una lunghezza (andata + ritorno) di 10 Km circa. Per percorrerlo ci vogliono circa 2.15 ore per andare e 1.40 per tornare. Si tratta di un sentiero che parte dalla Val di luce, prendendo la devizazione dalla SS 12 nei pressi di Faidello. La Segnaletica bianco rossa del CAI è n° 505-519-0-0-517 ed è segnalato con difficoltà media. E' consigliato avere con se un binocolo, macchina fotografica, scarponi adatti, una mantellina ed una borraccia

Dal piazzale della Val di Luce (1) (m 1450) (ampio parcheggio), si prende il sentiero n. 505 CAI-Modena nei pressi dell'impianto di risalita e si sale in una quarantina di minuti al Lago Piatto (2) (m 1823) dove incrociamo il sentiero n. 519 CAI. Si prosegue in direzione Ovest passando sotto l'impianto di risalita (ad Est in 15 minuti si arriva al Lago Nero) e in poche decine di minuti si raggiunge il Passo di Annibale (3) (m 1798). Si scende quindi alla Foce di Giovo (4) (m 1674) (poco prima del passo c'è una sorgente), dove si interseca la strada sterrata chiamata "strada del duca" (5) che collega Faidello con la Carfagnana. Dalla Foce si imbocca il sentiero n. 0-0 CAI, che sale al Monte Rondinaio (a destra della cappellina ottocentesca che rimane sottostrada) e si prosegue per poche decine di metri per poi svoltare a destra e prendere il sentiero n. 517 CAI che scende attraversando un piccolo bosco e un pianoro erboso (ci sono alcune piantine di nigritella) (6), per giungere infine, al Lago Turchino (7) (m 1600). Vicino al laghetto è stato costruito un piccolo rifugio in legno (non gestito e sempre chiuso). Il percorso di ritorno può essere effettuato con una variante di media difficoltà: dal rifugio si prende il sentiero in direzione N-E n. 517 CAI che sale brevemente (si possono osservare alcune piante di Fior di Stecco) (8) per poi scendere ripidamente (attenzione alle rocce traballanti) fino a incrociare il n. 519 CAI che collega la Foce di Giovo al Lago Santo. All'incrocio si piega a destra raggiungendo una zona acquitrinosa; seguendo sempre il sentiero n. 519 CAI si risale alla Foce di Giovo e quindi al Passo di Annibale